guida autonoma totale ?

Fino all’ultima curva sotto il controllo del pilota. Porsche non si piega totalmente al self drive. Facendo chiaramente intendere che nell’abitacolo delle sue sportive ci saranno sempre volante e pedaliera.

La guida autonoma per Zuffenhausen si fermerà al livello 4, quindi. Lo sviluppo tecnologico andrà avanti, come il piano per l’elettrificazione di tutta la gamma. E anche il massimo l'avanzamento degli ADAS. Ma la guida, in prima persona, sarà sempre una discriminante per Porsche.

Lo ha dichiarato Klaus Zellmer, Ceo di Porsche North America, storico mercato d’elezione (anche se superato nei numeri dalla Cina) del Marchio. Parole rilasciate a Motor Authority, che non ammettono molti dubbi.

 “Il nostro progetto è di conservare per sempre sia il volante sia la pedaliera. Virtualmente vorremmo sempre anche il cambio manuale, per poter decidere cosa fare sempre noi con la vettura. I nostri clienti, però, vogliono tutto. Vogliono la possibilità di utilizzare la modalità guida autonoma e allo stesso tempo essere coinvolti nella guida“.

La guida autonoma di livello 5, con l’auto che diventa un mezzo di trasporto nel quale si è solo passeggeri, non si addice con la sportività e il piacere di guida, seppur nel lusso, da sempre discriminanti per Porsche. “Tutti questi ADAS sono un grande aiuto nel traffico. Permettono, ad esempio, di affrontare senza noie tutte le situazioni più monotone alla guida. In mezzo al traffico e in coda, i nostri clienti vogliono essere portati a casa senza essere coinvolti dalla guida”. Ma una volta che trovano strada libera, vogliono godersi il viaggio e l’auto, evidentemente.

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Mitsubishi L200

Verso i 5 milioni di esemplari venduti, con una nuova generazione. Mitsubishi L200 si appresta a scrivere un altro capitolo nella storia decennale tra i pick-up e dà appuntamento al 9 novembre. Sarà allora che scopriremo le caratteristiche del nuovo L200.

La versatilità tipica del pick-up seguirà un po’ i canoni di stile introdotti con Eclipse Cross, il più recente tra tutti i prodotti Mitsubishi arrivati sul mercato. Frontale con luci a led a proseguire la linea della calandra, un paraurti molto più spigoloso e con fari sdoppiati alle estremità, ancora in stile Eclipse Cross.

Il teaser col quale annuncia il debutto ormai prossimo lo svela in configurazione Double Cab, una delle due proposte in Italia. Compirà, ovviamente, un sostanziale progresso su sistemi di sicurezza e tecnologici a bordo. Il riferimento è l’attuale generazione di L200, con i suoi 5,20 metri di lunghezza e 3 tonnellate di massa trainabile. Compito gravoso nel quale è supportato dal motore turbodiesel 2.4 litri, oggi proposto in versione 153 e 180 cavalli.

È la motorizzazione che si attende alla conferma, aggiornata opportunamente, rispetto all’omologazione Euro 6b. E potrebbe restare l’ultimo baluardo a gasolio del marchio in Europa, secondo gli ultimi rumours trapelati dal Giappone, dal Nikkei Asian Review.

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JS2 R

Sognando Le Mans, ecco l’auto che celebra il mezzo secolo di vita di Ligier. Marchio speciale del Motorsport. Si stratta di JS2 R, realizzato da Onroak Automotive, specialista francese.

Design e colori sono in linea con i fasti del passato, la tecnologia con le regole odierne. Un omaggio a un pezzo di storia importante, un’auto da corsa, che non sarà omologata su strada, ma indubbiamente emana un fascino particolare. Potrebbe essere ambita dai collezionisti.

Invece è già pronta per il Group E FIA (Free Formula Sports Cars). Il prezzo sarà al di sotto dei centomila euro per un modello che nel 2019 competerà in Francia in un campionato monomarca, la Ligier JS Cup France.

La vettura è stata concepita come la virtuale discendente di Ligier JS2, che arrivò seconda alla 24 ore di Le Mans del 1975.

Il prodotto di Onroak Automotica è spinto da un V6 Ford di 3.7 litri, in grado di erogare 330 cavalli. Abbinato al cambio sequenziale, gestito dalle palette al volante.

Il peso è di 980 chilogrammi, con il corredo richiesto per le corse. Sistemi di sicurezza, serbatoio da 100 litri, freni Brembo e assetto regolabile. Non sono stati forniti altri dati tecnici, JS2 R in ogni modo è stata realizzata per offrire un’auto da corsa affascinante, efficiente e a un prezzo abbordabile.

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308 Tech Edition

Arriva in concessionario 308 Tech Edition, top di gamma della Segmento C di Peugeot, berlina o wagon. Il prezzo parte da 27.520 euro, offrendo allestimento di serie piuttosto ricco e speciali tinte per gli esterni. Sette i colori per la carrozzeria. Bianco Banchisa, Bianco Madreperla, Dark Blu,  Grigio Artense,  Grigio Hurricane, Grigio Platinium e Nero Perla.

Solo a gasolio. In contrasto con l’hype del momento, ma in linea con le richieste di mercato, 308 Tech Edition ha un unico motore, Diesel. L’efficiente 1.5 BlueHDi che eroga 130 cavalli ed è omologato Euro 6d-Temp. Abbinato al cambio manuale a sei marcia o all’automatico EAT8 (il giapponese Aisin) a otto rapporti.

Il nome dell’allestimento mantiene le promesse anche nella sostanza. I sistemi di ausilio alla guida di serie sono di livello, per la categoria. Ovvero cruise control adattivo, Visiopark 180° e sistema keyless. A richiesta il Park assist con Blind Corner Assist.

Nella dotazione anche i vetri posteriori oscurati, i sedili con l’abbinamento del TEP con Alcantara e ladoppia cucitura azzurro / arancio, il volante in pelle, la pedaliera sportiva e il battitacco in alluminio con logo Peugeot. A pagamento i fari Full Led,il Driver Sport Pack e il tetto Ciel.

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Wheeler elettrica

Le tre ruote rimangono a scoppio. Morgan abbandona l'intrigante progetto di 3 Wheeler elettrica, che sarebbe stato il degno omaggio ai 110 anni dalla nascita della prima tre ruote del Marchio inglese. Niente modello iconico e modernissimo, 3 Wheeler rimarrà spinta da un propulsore termico, come l’affascinante Carmel di Vanderhall.

Il piano era in cantiere da tempo, sin dal Salone di Ginevra del 2016, quando fu presentato il concept EV3. Lo ha confermato ad Autocar il direttore operativo di Morgan, Steve Morris. Svelando che non si tratta di una scelta strategica, ma di un accordo mancato con un fornitore.

Precisamente Frazer-Nash Energy Systems, che ha rimbalzato le responsabilità. “Abbiamo creduto che Frazier-Nash ci fornisse dei powertrain completi per EV3. Invece abbiamo comprese di aver bisogno di un maggiore know-how elettrico all’interno del nostro quartier generale a Malvern. Stiamo potenziando il nostro team EV, assumendo nuovi specialisti”.

Buone intenzioni, ma sta di fatto che i tempi della produzione, fissati per l’estate appena trascorsa, sono slittati e poi tutto si è arenato.

La produzione in ogni caso è naufragata, anche se si trattava solo di 19 esemplari di serie di EV3. Un modello interessante, eccezionale connubio di stile retrò, fascino indiscutibile e trazione elettrica. Con prestazioni ancora sperimentali.

EV3 era stata annunciata un’autonomia di 193 km, garantita a una batteria agli ioni di litio da 21 kWh. Non potentissimo il motore elettrico in grado di erogare 47 cavalli (picco di 57) scaricati sulla ruota posteriore. L’accelerazione dichiarata da 0 a 100 km/h era 9 secondi, la velocità massima di i 145 km orari.

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auto volante

Terrafugia, l’auto volante non è una chimera, si può ordinare. La forza di Geely, che dopo Volvo e Lotus ha acquisito anche la start-up, s‘è manifestata. Da inizio 2019 sono in programma le consegne di Terrafugia Transition.

Solo negli USA, ma il modello si può prenotare con un deposito di 10.000 dollari. Il prezzo finale è di 279.000 dollari, intorno ai 240.000 euro. Negli Stati Uniti il veicolo può viaggiare in cielo e in strada: Transition impiega meno di un minuto nella sua trasformazione da auto ad aereo.

Per essere “portata” bisogna conseguia ottenere la licenza e il brevetto di Light Sport Aircraft, soddisfando i requisiti. Ottenibili dopo aver superato le 20 ore di volo. Un modello in regola oltreoceano, che sarà operativo, non sperimentale o annunciato entro pochi mesi.

Transition in volo tocca i 160 km orari. E un biposto, mosso da quattro piccoli motori turbo in volo, mentre a terra c’è un benzina da 100 cavalli con powertrain ibrido per gli spostamenti su quattro ruote. Transition è largo due metri quando viaggia su asfalto, otto quando vola nei cieli. Parecchie aziende stanno provando la formula dell’auto volante, Terrafugia è arrivata decisamente prima. Con i fatti.

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992

992, la nuova generazione della "noveundici" sarà presentata al Salone di Los Angeles, che inizierà il prossimo 30 novembre.

Le 911 Carrera e Carrera S, la "base" della gamma esordiranno alla kermesse californiana, mentre l'estrema e purista 911 GT3, che sarà una delle ultime portabandiera del motore boxer aspirato, arriverà circa un anno dopo, ovvero nell'ultima parte del 2019.

Le nuove 911 Carrera e Carrera S (Modello 992) dovrebbero essere disponibili in concessionaria dall'estate prossima.

Prima la S, con una potenza di 450 cavalli, boxer turbo, e cambio automatico PDK a otto marce, una novità superiore ai 30 cv supplementari.

Poi 911 Carrera e Carrera 4 con una potenza di 385 cavalli (+15): cambio automatico PDK a sette marce, o manuale sempre sette rapporti. A seguire anche le Cabrio. Il scaletta poi la 911 Turbo, le GTS e le Targa.

Sulla 911 ibrida c'è ancora un velo molto spesso. Potrebbe arrivare addirittura per il restyling di metà carriera del modello 992, ovvero intorno a 2023. Forse anche per non andare in sovrapposizione con la sportiva al 100% elettrica, la Taycan.

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